Genealogia della morale Nietzsche (uno scritto polemico) . Sintesi parti(capitoli e capitoletti) più importanti.PREFAZIONE E PRIMA DISSERTAZIONE.

Nietzsche compone quest'opera, una delle sue più provocatorie e "maliziose",nel 1887, mi scuso anticipatamente se ho omesso delle parti o questioni importanti (cosa probabile del resto in una sua sintesi), ma come è noto la lettura di Nietzsche non è semplice né facilmente priva di equivoci per chiunque. Nietzsche vuole compiere un' opera altamente ambiziosa, uno studio sull'origine della morale, storicamente e psicologicamente non solo concettualmente, con l' intento di distruggerla e poi rifondarla o meglio creare una non-morale.
PREFAZIONE
1.L' autore apre dicendo che siamo ignoti a noi stessi, non ci conosciamo e questo per il semplice motivo che non ci siamo mai cercati seriamente. Aggiunge che il nostro tesoro è là nello stesso posto dove sono gli alveari della nostra conoscenza (se ho capito bene l'autore tende a congiungere la verità e la morale, fino a poi a negare entrambe come artifici dell'uomo.). Nietzsche qui si rivolge agli "uomini della conoscenza",quindi presumibilmente ai filosofi ma anche a chiunque voglia conoscere sé stesso e la verità (morale).
2,3. Spiega che la sua indagine è sui pregiudizi morali; quindi di come si sia sempre interessato fin dall'età di 13 anni alle questioni morali e in particolare al problema della teodicea (lett. giustizia divina).
Crescendo si è reso conto che il suo problema,secondo lui, era mal posto, la domanda è in realtà: "in quali condizioni l'uomo è andato inventando quei giudizi di valore:buono e cattivo? e quale valore hanno in sé stessi? fino a ora essi hanno intralciato o promosso il felice sviluppo umano?(ecc...)".
5. -La questione è ora quale sia il valore della morale e in particolare del "non egoistico"(compassione,autonegazione, autosacrificio) e in questo dice, che deve fare i conti col suo grande maestro Schopenhauer .In questi istinti, spiega che iniziò a nutrire un forte sospetto ovvero pensava ad essi come al grande pericolo dell'umanità, il pericolo verso il nulla verso la fine, l'annullamento una specie di buddhismo europeo e infatti secondo lui i grandi filosofi del passato come Platone, Spinoza, Larochefoucald e Kant, per quanto diversi erano identici nel disprezzare la compassione(nel caso di Spinoza a me non risulta proprio, per quanto riguarda Platone forse per alcuni aspetti).
6.Fin ora non si è mai messo in discussione, il bene il male(nella loro accezione comune, e in particolare cristiana ed ancora più specificatamente ebraica.)
8.Avverte che i suoi libri non sono di facile lettura e che in particolare è difficile leggere questo senza aver letto bene i precedenti.
1 PRIMA DISSERTAZIONE "BUONO E MALVAGIO","BUONO E CATTIVO"
1.Gli psicologi hanno avuto il merito di chiedersi per primi quale sia l'origine della morale,anche se poi non sono andati a fondo al problema.Conclude il paragrafo alludendo(in tono piuttosto misterioso,che crea,diremmo oggi, suspence e con un climax) ad alcune verità che sono semplici,aspre,brutte,ripugnanti,non cristiane,amorali.
2 Un difetto dei filosofi è quello di pensare in maniera antistorica(ma solo concettuale),bisogna pensare all'origine storica del concetto di buono:inizialmente sono stati gli stessi "buoni" ossia i nobili i potenti ad avere definito,determinato le loro stesse azioni come buone,arrogandosi il diritto di creare valori.
5 (più importante dal punto di vista storico credo,che filosofico).Spesso si attribuiscono nomi altisonanti sulla loro base di superiorità di potenza (i potenti,gli eroi, i condottieri), oppure sul carattere distintivo, come i "veridici",es. malus potrebbe indicare un individuo volgare in quanto individuo dal colore scuro,l' autoctono preariano del suolo italico che per il colore della pelle si distaccava con la massima evidenza della bionda razza dominante. I Celti erano sicuramente una razza bionda;ma ora è la razza sottomessa che ha ripreso il sopravvento,con il suo colore "la forma larga del cranio e forse perfino con i suoi istinti intellettuali e sociali",es. moderna democrazia e anarchismo, e si domanda se la razza dei conquistatori,"dei signori,degli ariani", non stia per soccombere anche fisiologicamente??.
6Analizza la casta sacerdotale(che in genere coincide con la dominante) e i concetti di puro ed impuro. Solo con i preti l'anima umana ha acquistato profondità ed è divenuta malvagia(nel senso nietzschiano).
7 I sacerdoti. come è noto sono i nemici più malvagi,poichè sono in realtà i più impotenti e a causa della loro impotenza il loro odio cresce a dismisura in tono mostruoso e sinistro e si esprime intellettualmente e in maniera venefica.I preti,secondo Nietzsche sono stati gli odiatori più grandi e più geniali della storia.
Prendiamo un grosso esempio(dice Nietzsche,queste non sono affattto le mie idee),gli Ebrei,popolo sacerdotale, hanno saputo prendersi gioco dei propri nemici e dominatori attraverso unicamente un ribaltamento dei valori morali, attuando una "spirituale vendetta". Con il loro odio di impotenza hanno rovesciato i valori aristocratici,di nobile, buono, bello,potente felice e caro agli dei. Adesso per causa degli Ebrei soprattutto solo i miserabili sono buoni. Inizio' con gli Ebrei la rivolta degli schiavi nella morale, una rivolta che è stata vittoriosa.(qui Nietzsche mi pare abbia un tono dispiaciuto).
8.Parla principalmente di Gesù di come abbia fatto una politica di vendetta, per trasvalutare tutti i valori nobili.
9 Il popolo,ovvero gli schiavi o la plebe o il gregge(mette questi termini tra virgolette), ha vinto per mezzo degli Ebrei,e dice che si può considerare questa vittoria come un avvelenamento delle razze (ha mescolato il loro sangue). Noi oggi amiamo addirittura questo veleno anche chi non gli piace la chiesa.
10. Il fondamento è quindi il ressentiment, il nemico non è più il cattivo(termine che sarebbe ancora abbastanza obbiettivo) ma diventa il malvagio:acquisisce un valore morale, una verità morale.
11 Sembra, perlomeno sembra, esaltare le razze e le genti conquistatrici, parlando per es. della indifferenza e disprezzo per la sicurezza, la loro terribile serenità e la profondità del godimento in ogni distruzione, nella loro brama di vittoria e crudeltà(riferendosi in particolare agli ateniesi di Pericle),e chi soffre di ciò da loro il nome di "barbari"(di malvagi quindi). Mentre gli impotenti rappresentano la retrocessione dell' umanità,è meglio temere la bionda bestia dice Nietzsche e insieme poterla ammirare, che non doverla temere e non potersi liberare della vista"disgustosa dei malriusciti, dei meschini, degli intossicati."
12. Aria cattiva aria cattiva!!(i malriusciti intende) e conclude il paragrafo dicendo che l' uomo è stanco dell'uomo.
13. Ma che gli agnelli nutrano avversione verso i grandi uccelli rapaci non ci sorprende,e che i rapaci non odino gli agnelli tutto bene(sono saporiti aggiunge Nietzsche).Ma se invece gli agnelli("gli oppressi, i conculcati,i soggiogati) ci inculcano con la loro astuzia a non essere violenti, a non recare danno a nessuno,essere umili giusti ecc
14. Fa parlare signor Curiosone e Rompicollo:Sono miserabili questi falsari, costoro danno intendere che non solo sono migliori dei potenti,di cui devono leccare gli sputi(aggiunge): Aria cattiva! Aria cattiva!.
15 .Questi deboli infatti vogliono anche loro essere forti,con la fede con il regno di Dio (il paradiso che è loro).
16.I due concetti "Buono e cattivo" e "Buono e Malvagio" hanno sempre lottato fin dagli albori.
Roma ha visto nell' ebreo (Gesù e gli apostoli), qualcosa come le contronatura stessa,(Roma sono i forti e i vincitori e gli Ebrei gli impotenti e falsari),chi ha vinto? sicuramente i secondi, infatti Roma è la sede della chiesa. Ancora più potente e profonda arrivò Giudea, con la rivoluzione francese(simbolo del ressentiment), ma in mezzo a questo comparve ancora il classico(e nobile) ideale in carne e ossa con uno straordinario splendore, con la sua opposta parola d' ordine:primato dei pochi. Apparve Napoleone per indicare un altra via, si consideri quale problema sia Napoleone come sintesi di disumano e di superumano
(o oltreumano secondo altre traduzioni).
17.Si chiede allora quale dei due ideale debba prevalere, e se non è preferibile e da desiderare con tutte le proprie forze quello terribile aristocratico.
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