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Anomalie, controesempi e ragionamento scientifico

 

Quando un sistema teorico come paradigma scientifico incontra un qualche

controesempio empirico o teorico esso causa una discussione all’interno della

comunità scientifica che cercherà una risposta a questa anomalia. Inizialmente si

cercherà di capire se il controesempio in questione non sia semplicemente un

fraintendimento di definizioni e di concetti, appurato ciò si tratterà di stabilire se

ciò sia un’eccezione rara o un anomalia significativa; nel caso si cercherà

inizialmente di agire nello stesso paradigma ampliando la teoria principale e se ciò

non dà come risultati delle contraddizioni della teoria di base al paradigma stesso

allora come effetto si avrà un ampliamento e approfondimento della teoria

scientifica e non una rivoluzione. Nel caso però che l’anomalia persista o a causa

della non riuscita e completa spiegazione del controesempio o perché la

spiegazione conduce a dei paradossi il paradigma entra come in una fase di stallo il

problema diventa una sorta di chimera irrisolvibile e nel frattempo gli scienziati

vengono spinti a cercare altre teorie a spiegazione dell’insieme dei fatti e dei

concetti comprendenti questa volta anche il controesempio. Da qui ne segue un

ampliamento dell’intero paradigma (e non solo della teoria alla base) oppure

addirittura un’intera rivoluzione del paradigma stesso che è chiamata rivoluzione

scientifica.


Il Caso di anomalie gravi che portano ad una rivoluzione scientifica

Nel caso di Einstein la teoria della relatività fu un caso di rivoluzione scientifica, in

quanto riguardo la luce a velocità elevatissime e nel micromondo quantistico le

leggi della fisica Newtoniana si trovarono ad essere inadeguate ed Einstein

assieme poi agli altri scienziati formularono un nuovo paradigma di leggi fisiche

che consentono di spiegare in buona parte questi fenomeni.


Il caso di anomalie leggere che portano a una modificazione della teoria

Darwin dopo aver collezionato, girando per il mondo con le sue esplorazioni,

diverse prove empiriche delle tracce fossili degli animali del presente e del passato

anche antico comprese che la teoria creazionista non potesse essere veritiera,

l’uomo come tutte le altre specie animali si è formato attraverso i millenni lungo

una serie di forme evolutive che a partire dalla scimmia antropomorfa si è evoluta

fino all’homo sapiens sapiens. Ciò in ogni caso non contrasta in maniera definitiva


con la religione in quanto i teologi affermano comunque che Dio creò la forma

originaria dell’uomo (scimmia antropomorfa o ancora prima le cellule primordiali)

e quindi in questo caso si ha uno slittamento del paradigma scientifico e anche di

quello filosofico religioso.


Il caso di un nulla di fatto quando ancora non vi è una spiegazione specifica

“Dio non gioca ai dadi” affermava Albert Einstein riguardo alla formulazione

quantistica:” non si può misurare allo stesso tempo velocità e massa di un quanto”.

Einstein verrà criticato da molti scienziati per il suo mescolare fede ( laica nel Dio

di Spinoza) e scienza, in ogni caso la legge di Schrodinger rappresenta ancora

adesso un vero e proprio enigma scientifico: una spiegazione è quella che velocità e

massa nel caso di un quanto sono la stessa cosa, o meglio due facce della stessa

medaglia e come nel caso di una medaglia non possiamo osservare

contemporaneamente testa e croce, così del quanto ne osserviamo una volta la

velocità e un’altra volta la massa. Ciò rappresenta un caso di enigma non ancora

completamente risolto.

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