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Schopenhauer: la sofferenza e l'arte

 Parliamo di qualcosa di allegro ogni tanto: "Il mondo come volontà e rappresentazione" di Arthur Schopenhauer  per es.


In un passo particolarmente significativo il filosofo domanda: come mai nelle storie e nelle fiabe tantissimi scrittori hanno scritto delle sofferenze anche nelle fiabe degli eroi si racconta solo come l'eroe attraversa mille fatiche e difficoltà poi il lieto fine non viene rappresentato viene lasciato all'immaginazione? e Dante stesso descrive benissimo e dettagliatamente l'inferno, in parte il purgatorio ma non riesce quasi a descrivere il paradiso. La risposta per Arthur Schopenhauer è abbastanza semplice: dal mondo i grandi scrittori e artisti hanno ripreso per le loro opere ed essendo il mondo pieno di sofferenza è stato abbastanza semplice per loro descrivere la sofferenza e le difficoltà nei loro poemi ma invece non essendoci della felicità quasi nessuna traccia poco gli artisti riescono a rappresentarla.



Per fortuna per il filosofo c'è anche qualche rimedio per guarire dalla sofferenze, fra cui una vita serena e onesta, la filosofia l'arte e la musica in special modo.





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