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Gattinara, appartamento confiscato alla mafia; Alagna, azienda commissariata. Casi isolati o la punta di un iceberg?

 (Nella foto la palazzina dell' appartamento confiscato)

Confiscato alla mafia nel 1999 l’appartamento di via Faglia venne dato prima in concessione al Comune di Gattinara che decise poi di darlo a genitori separati in difficoltà economiche.

 


Nel 2007 non va dimenticato l’omicidio a stampo mafioso del ruspista Giovanni Delfino trovato carbonizzato nella sua auto. Omicidio mai chiarito, non si è ancora trovato il colpevole né i mandanti, inoltre vi è intorno una certa grave omertà.

 

Secondo la Direzione investigativa antimafia nel rapporto semestrale, nella provincia di Vercelli è attivo il locale di Santhià, che fa a capo alla ’ndrina Raso-Gullace-Albanese e il locale di Livorno Ferraris che deriva dai Commisso e dai Sorianello e Nardodipace.

 

 Il 16 novembre 2022 ad Alagna in Valsesia è stato attuato il provvedimento di Amministrazione giudiziaria e quindi commissariamento dei beni connessi alle attività economiche nei confronti di una società di costruzioni la Bertini Srl che ha subappaltato servizi a una società, la Medi Opere Srl, riconducibile ad un imprenditore condannato in via definitiva per mafia, Pietro Paolo Portolesi.

 

 

 

A due passi da Gattinara a Borgomanero vi è un altro bene confiscato alla mafia, la Torretta di via Arona ora utilizzata come centro antiviolenza intitolato ad Emanuela Loi, la scorta di Paolo Borsellino rimasta uccisa nella strage di via D’Amelio il 19 luglio 1992.

E’ tra i segreti e le soffiate che si era riusciti ad arrestare poi Totò Riina: proprio a Borgomanero si era riusciti prendere il boss Baldassarre Di Maggio che da pentito fornì poi informazioni importanti per rintracciare il boss di cosa nostra.



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