Quello che si sa è che il giudice teneva in cantina ad Andria un arsenale di oltre 200 armi tra fucili d'assalto, fucili a pompa, Kalashhikov, mitragliatori, bombe a mano, lanciarazzi e altro ancora. Si sa anche che aveva la tendenza a scarcerare i boss mafiosi. E' stato condannato a 8 anni e 7 mesi per detenzione e traffico di armi, il caporal maggiore dell'esercito Angelo Serafino ha patteggiato per 5 anni e ha ricevuto un altra condanna per corruzione nella scarcerazione di alcuni clienti dell'avvocato Giancarlo Chiariello. Le armi erano nascoste dietro una botola. Non si capisce bene se le armi erano semplicemente un diletto o se erano a disposizione di qualcuno.