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Hannah Arendt su Karl Marx

 Secondo Hannah Arendt stessa in Marx idealista e materialista perdono il loro significato, proprio il cuore più bello del pensiero di Karl Marx è quello di essere un’utopia dell’eguaglianza fra tutti gli uomini, Marx secondo la Arendt è materialista nel senso che dal consumo della materia tutto ha origine ma è un’idealista nel senso che tutto deriva dal lavoro e per il carattere utopico della sua opera, pur essendo un’utopia che vuole diventare realtà in maniera scientifica

Le critiche di Hannah Arendt

Lasciando da parte le critiche allo stalinismo come totalitarismo in quanto non tanto attinente al pensiero di Karl Marx quanto alle sue applicazioni o presunte tali mi concentrerei sulle critiche di tipo filosofico.

La critica sulla violenza: secondo Hannah Arendt il pensiero di Marx è un pensiero che permette la violenza al fine di raggiungere l’eguaglianza fra gli uomini; sebbene è chiaro che una società completamente non violenta sarebbe forse utopistica il pensiero di Marx tende proprio a una società in cui cessa ogni violenza e anche se la violenza è ammessa in una fase iniziale essa dovrebbe essere il minimo possibile.

 

-Marx si scaglia contro le utopie ma la sua non è altro che un’utopia che cerca di diventare realtà: sì il cuore del pensiero di Karl Marx tutto sommato è di tipo utopico, e se cercare di trasformare le utopie in realtà può essere pericoloso e fuori luogo rimane comunque un bell’ideale su cui orientare le proprie azioni per un futuro forse non così prossimo come prevedeva Marx più a lungo termine.

-In Hannah Arendt felicità e libertà coincidono: Marx forse nella fretta del pensiero utopico ha lasciato le libertà democratiche destinate a un secondo momento della storia, forse recuperando un po’ di lentezza la libertà ha sicuramente un posto importante anche nel pensiero di Marx.



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