La Felicità in Epicuro, considerazioni.

"Il giovane non deve aspettare a occuparsi di filosofia e il vecchio non deve stancarsi di farlo Poiché nessuno è troppo giovane o troppo vecchio per la salute dell'anima...equivarrebbe a dire che non è ancora il tempo per essere felici"

"Ogni uomo lascia la vita come se l'avesse appena iniziata"

"scacciamo da noi le cattive abitudini come nemici malvagi che ci abbiano per lungo tempo danneggiato"

"la scontentezza dell'anima porta l'uomo a desideri eccessivi"

"Fino a quando siamo in vita bisogna sforzarci a fare il futuro migliore del passato; giunti alla fine rallegrarsi con moderazione."


 Epicuro è fautore di una forma di filosofia come eudemonismo, cioè come ricerca di una stabile felicità e serenità di vita. Non si deve pensare che la ricerca di felicità epicurea sia una sfrenata ricerca edonistica dei piaceri tutt'altro, sia perché non tutti i piaceri sono dei beni a lungo termine sia perché si ricerca più l'appagamento interiore che la dissolutezza. Infatti Epicuro proprio per la felicità proponeva l'autocontrollo e moderazione dei desideri e la liberazione del superfluo. Gli epicurei inoltre mettono un grande accento sull'amicizia come bene procurato dalla filosofia (intesa come d'aiuto pratico e non semplice speculazione teorica fine a sé stessa), e la vedono essenzialmente come un rapporto di simbiosi dove ciascuno è di vantaggio reciproco, infatti i gruppi/comunità epicurei sono caratterizzati da una forte propensione all'amicizia .
Un altro fattore importante in Epicuro e la concezione della giustizia e dell'onestà, in Epicuro la giustizia è un bene in quanto i buoni sono sereni mentre chi compie il male non può mai essere sicuro di non essere scoperto ed è quindi anche per questo pieno di turbamenti.
 La filosofia in Epicuro è essenzialmente pratica, serve alla felicità e serenità d'animo, anche le speculazioni teoriche sono in realtà riportate al piano eudemonistico. Essa  è vista come qualcosa di se non indispensabile, molto importante per la felicità, similmente ad altre dottrine della filosofia antica, è vista come terapeutica: una cura/medicina dell'anima.