A livello teorico si scontrano le etiche deontologiche più o meno rigide che denotano dei doveri, dei fini e quindi dei valori in sé in qualche modo aprioristici: ne è un esempio illustre l'etica kantiana che era categorica e che affermava come primo principio etico quello dell'uomo come valore fine a sé stesso (anzitutto) e non come un mezzo, con una dignità che non è "commerciabile" a fini utilitaristici e per l'appunto l'etica consequenzialistica e in primis l'utilitarismo che pone l'attenzione sulle conseguenze e gli effetti e non sui fini in sé.
Credo che la questione di fondo che sta alla base di molti dilemmi bioetici, sia se l'uomo debba avere piena e completa libertà di disporre di sé stesso e dei propri mezzi, senza però che ciò sia danno per gli altri, oppure se ci debba essere una sorta di protezione da parte dello stato del cittadino oppure anche della vita stessa in nome della sua sacralità (ottica cattolica/religiosa). La questione che sembra già di per sé complessa lo è in realtà ancora di più perché non è sempre facile capire ciò che realmente sia o non sia dannoso per gli altri, infatti in una prospettiva capitalistica di libero commercio un problema è che ad esempio le fasce più povere della popolazione,. potrebbero acconsentire volontariamente ad esempio ma non solo ( anche per l'eterologa ad es. o per la legalizzazione della prostituzione), alla compra/vendita organi quando in realtà la scelta non è così libera in quanto condizionata da fattori economici: e davvero si vuole che i soldi possano comprare tutto?.
Un discorso simili lo si può fare per la legalizzazione della prostituzione la domanda sembrerebbe semplice: una donna può servirsi del proprio corpo come meglio crede? In realtà la questione è molto più complessa perché sono per l'appunto la povertà o forme di sfruttamento che portano spesso le donne a prostituirsi più che una libera volontà; d'altra parte è pur vero che legalizzandola sarebbe un'attività più sicura e controllata dallo stato ed in questo modo più sicura e da questa prospettiva più dignitosa per le prostitute stesse.
Lo stesso per le droghe: è libero un cittadino di nuocersi come crede o vi debbono essere delle limitazioni?
Per l'eutanasia il discorso a mio parere e che se per alcuni gravi casi parrebbe legittima, facilitarla troppo non sarebbe privo di diversi inconvenienti.
Credo che la questione di fondo che sta alla base di molti dilemmi bioetici, sia se l'uomo debba avere piena e completa libertà di disporre di sé stesso e dei propri mezzi, senza però che ciò sia danno per gli altri, oppure se ci debba essere una sorta di protezione da parte dello stato del cittadino oppure anche della vita stessa in nome della sua sacralità (ottica cattolica/religiosa). La questione che sembra già di per sé complessa lo è in realtà ancora di più perché non è sempre facile capire ciò che realmente sia o non sia dannoso per gli altri, infatti in una prospettiva capitalistica di libero commercio un problema è che ad esempio le fasce più povere della popolazione,. potrebbero acconsentire volontariamente ad esempio ma non solo ( anche per l'eterologa ad es. o per la legalizzazione della prostituzione), alla compra/vendita organi quando in realtà la scelta non è così libera in quanto condizionata da fattori economici: e davvero si vuole che i soldi possano comprare tutto?.
Un discorso simili lo si può fare per la legalizzazione della prostituzione la domanda sembrerebbe semplice: una donna può servirsi del proprio corpo come meglio crede? In realtà la questione è molto più complessa perché sono per l'appunto la povertà o forme di sfruttamento che portano spesso le donne a prostituirsi più che una libera volontà; d'altra parte è pur vero che legalizzandola sarebbe un'attività più sicura e controllata dallo stato ed in questo modo più sicura e da questa prospettiva più dignitosa per le prostitute stesse.
Lo stesso per le droghe: è libero un cittadino di nuocersi come crede o vi debbono essere delle limitazioni?
Per l'eutanasia il discorso a mio parere e che se per alcuni gravi casi parrebbe legittima, facilitarla troppo non sarebbe privo di diversi inconvenienti.
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