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Le Origini del Totalitarismo. (Hannah Arendt); Alcune riflessioni introduttive(aristocrazia totale o comunismo totale? e la libertà??)

 Totalitarismo= col concetto di totalitarismo Hannah Arendt  intende un potere di tipo assoluto o quasi (assoluto da ab-solutum, senza condizioni); in questo concetto riassume il nazismo ma anche l'Unione Sovietica di Stalin. Il totalitarismo è caratterizzato da un potere  totale che sta in mano ad un capo assoluto (che potrebbe ricordare il Leviatano di Thomas Hobbes). Non bisogna però credere che non ci sia consenso popolare nei totalitarismi, anzi la parte dedicata alla propaganda è fondamentale è totalizzante nei regimi di questo tipo ne è un esempio estremo Goebbels. Da cosa ha origine un regime di questo tipo? e qual è la sua essenza conclusiva e definitiva? (pur per motivi diversi che siano ideali astratti o smanie di potere e di conquista) ciò che è assente è la libertà e un tratto essenziale e non secondario nei regimi totalitari è il campo di concentramento.



Riflessioni : Hannah Arendt ha avuto il merito di aver messo in guardia da un tipo di dittatura autoritaria portata all'estremo. Altri autori inseriscono nel concetto di totalitarismo anche il fascismo e i fascismi e criticano l'idea di equiparare il  nazismo al Comunismo stalinista perché i motivi di fondo erano molto diversi e molto erano anche i due tipi di regimi, il nazismo era un tipo di regime razzista, aristocratico, essenzialmente votato alla guerra totale, il comunismo ha un'ideologia dietro molto profonda che parte da Karl Marx ed Engels e che cerca l'uguaglianza (materiale) fra tutti gli uomini. Un denominatore comune  è per l'appunto la totale assenza di libertà e di democrazia. Nondimeno bisogna prestare molta attenzione quando si legge un testo della Arendt che non è un'autrice che cade spesso in contraddizione (perlomeno non in maniera significativamente grave) ma è un'autrice molto complessa e i suoi testi contengono delle notevoli sfumature delicatamente diversificate e complesse che non sono, per l'appunto banalizzabili. Ciò non significa (come lei per prima avrebbe genuinamente preferito) che non volesse nelle sue opere essere criticata o contraddetta. E' lei stessa la prima a mettere in guardia sull'assenso assoluto su qualcosa. "Le origini del totalitarismo" avrebbe potuto intitolarsi probabilmente anche -le origini dei campi di sterminio. Il denominatore comune dei totalitarismi è proprio il campo di sterminio, è ciò che in un certo senso qualifica il totalitarismo come tale, quando vi è presente un campo di sterminio è segno che la forma politica che lo attanaglia è quella totalitaria. Poi forse poco importa che questi campi di sterminio vengano atrocemente organizzati al fine della  supremazia di una razza ariana al potere o per una "nobile ideologia" tradita ipocriticamente" nelle sue conseguenze concrete.


Non bisogna comunque pensare che nazismo e stalinismo fossero simili, nel nazismo vi erano i campi di sterminio nell'Unione Sovietica i campi di concentramento. Per certi versi sono agli antipodi nazismo e stalinismo. Però se vogliamo analizzare il concetto di potere totalitario, entrambi questi tipi di regimi si avvicinavano o lo cercavano. Le democrazie invece si basano sulla tolleranza e sul pluralismo dei poteri in modo tale che mai troppo potere finisca nelle mani di una persona sola.


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