Simone Weil le analogia fra Roma e nazismo: riassunto e riflessioni; la crudeltà con la coscienza pulita
Un tratto deciso del nazismo fu l'istigazione alla crudeltà con la coscienza pulita. I romani imponevano agli altri popoli contemporaneamente la pace e la sottomissione alla civiltà romana (ritenuta dai romani stessi superiori agli stessi barbari). Similmente alla Arendt, Weil critica l'uomo che non riesce più a trovare la propria libertà (di pensiero di vita). I romani toglievano il senso di umanità e compassione dei cittadini promuovendo il colosseo e i giochi crudelissimi dei gladiatori, dove gli schiavi e gli stranieri venivano uccisi per divertimento. Inoltre gli intrighi di potere venivano portati allo stremo, i tradimenti e la stato in funzione del potere bellico.
Queste analogie si trovano in senso contrario anche in Nietzsche che vedeva il trionfo del Cristianesimo in Roma. (visti come antipodi, e ammirando gli antichi romani)
Anche questa pragmaticità e mancanza di contemplazione della cultura romana tesa tutta al potere si contrappone alla filosofia e al libero pensiero. (fatta eccezione probabilmente per Alessandro Magno che però dei tratti riflessivi del filosofo greco non aveva davvero nulla e neanche del dignitoso cittadino della polis)
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