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Showing posts from September, 2024

Marx e il nichilismo

   Classificare Marx come materialista in senso nichilistico è un’operazione indebita e fuori luogo: infatti, tutta la sua opera è intrisa di profondi valori umani. Il pensiero di Marx è quindi una filosofia della storia che guarda in alto all’idea dell’eguaglianza, poggiando i piedi sulla solida terra del pensiero scientifico ed economico: la dialettica filosofica è il suo metodo.

Le reali cause storiche e il velo di sovrastruttura

  La filosofia tedesca moderna trovò la sua conclusione con Hegel e questo è il suo grande merito: tutto il mondo naturale, storico e spirituale venne presentato come un processo, cioè in un cambiamento continuo, uno sviluppo che non ha mai tregua. Da questo punto di vista, la storia dell’umanità non appariva più come un groviglio confuso di violenze insensate, tutte ugualmente condannabili davanti al tribunale della ragione filosofica. Il compito della filosofia diventava scoprire nell’apparente insensatezza della storia l’intima regolarità che la contraddistingue [1] . Anche il materialismo moderno, infatti, vede nella storia il processo di sviluppo dell’umanità ed è suo compito scoprirne le leggi; tuttavia, esso effettua anche un rovesciamento: anziché spiegare l’essere reale dell’uomo con la sua coscienza ideale, la si spiega con il suo essere reale. La concezione materialistica della storia parte dal principio che la produzione e lo scambio dei prodotti sono alla base di ogn...

Utopia e materialismo storico

  Finora gli uomini hanno regolato i loro rapporti sulla base di idee che non sono altro che un loro stesso costrutto, come, per esempio, quella di Dio, che, secondo Marx, è un’invenzione della mente umana. Bisogna dunque liberarsi da queste chimere e da questi dogmi dell’immaginazione per ricercare invece il nesso tra la filosofia e la realtà esistente, il collegamento tra la critica e l’ambiente materiale [1] . I presupposti da cui partiamo non sono arbitrari e nemmeno dei dogmi; essi sono costituiti dagli individui reali, dalle loro azioni e dalle loro condizioni di vita, sia quelle che essi hanno già trovato sia quelle da loro trasformate e prodotte. Si tratta di presupposti constatabili per via empirica: il primo presupposto è l’esistenza di individui umani viventi, cioè innanzitutto bisogna constatare l’organizzazione fisica di questi individui e il loro rapporto con il resto della natura. Si possono dunque distinguere gli uomini dagli animali per numerosi fattori come la c...