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capitolo 6 Le teorie razziali prima dell'imperialismo

 Le teorie razziali non furono un'invenzione soltanto tedesca ma tendenze razziste e idee razziali circolavano in tutta Europa.


Il razzismo oltre che essere un punto del programma nazista fu la migliore propaganda del regime hitleriano.


L'ideolgia differisce dall'opinione perché pretende di sapere la chiave della storia, o la soluzione a tutti gli enigmi dell'universo.


Il razzismo è un concetto politico di propaganda ma era sbandierato come scientifico da taluni esponenti.

Vi era una tendenza a cercare le discendenze "nobili", Augustin Thierry intorno al 1840 nel cercare di dare legittimità all'aristocrazia proponeva la distinzione fra una nobiltà " germanica" e una borghesia "celtica.


 A volte è difficile distinguere genuini sentimenti nazionale dalle tendenze razziste verso altri popoli considerati barbari. Napoleone voleva esportare la civiltà e cultura francese in tutte le altre nazioni considerate "barbare".


In Italia Mussolini fu un esempio del più spietato individualismo romantico.


Un'altra grottesca e miserevole concetto di tendenza razzista fu quello di "superuomo" che derivava in parte da un'interpretazione deviata della filosofia di Nietzsche.


Un testo fondamentale per comprendere il razzismo fu quello di Gobineau nel 1853 "L'Inégalitè des Races Humaines". Un ulteriore tratto  comune dei teorizzatori del razzismo era il soffermasi sulla decadenza della civiltà nella storia anzoché sul "fiorire delle civiltà".


In Francia la "decadence" era rappresentata da Baudelaire,Swinburne in Inghilterra, Wagner in Germania. Il miscuglio fra le razze fu indicato come la cause della decadenza della civiltà, facendo un intepretazine del darwinismo estrema e deviata, fu l'inizio dell'eugenetica: mentre cercavano di creare un dio diventavano peggio delle bestie( in realtà a livello scientifico sarebbe più esatto il contrario è vietato sposarsi fra parenti, è la mancanza di mescolanze etniche porta ad un impoverimento genetico.


Ernest Renan fu forse il primo a contrapporre esplicitamente semiti ed ariani.


Ernst Haeckel aveva affermato l'eliminazione degli inabili, malati inguaribili, e pazzi.


 

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