L'emancipazione politica della borghesia riassunto capitolo 5 ( dal 1884 al 1914- colonizzazione prima del xx secolo e la prima guerra mondiale)-Hannah Arendt Le Origini del Totalitarismo

E' il periodo di quiete che precede le tempeste delle due guerre mondiali e dei totalitarismi, in questa fase è possibile già intravedere il formarsi di quegli elementi che saranno poi distintivi delle successive catastrofi.

In questo periodo d'altra parte però persino la crudeltà e l'orrore osservavano ancora delle determinate regole, non superavano certi limiti, e tutto sommato si poteva ancora fare affidamento sul buon senso generale.

Ci fu un conflitto latente fra le istituzioni e le mire megalomani di certa borghesia riguardo l'espansione economica con l'imperialismo e la colonizzazione. Le strutture nazionali sembravano comunque reggere l'equilibrio fra imperialismo e buon senso fino al movimento hitleriano in Germania, lì qualcosa  si ruppe, che distrusse lo stato nazionale e andò vero il completo fallimento e distruzione della Germania stessa nella ricerca della conquista del mondo intero  conosciuto.

Gli statisti " che si opponevano coerentemente all'espansione imperialista rimanevano immuni da tale follia" ma commettevano comunque pesanti errori.

Bismarck nel 1871 aveva respinto l'offerta dei possedimenti francesi in Africa in cambio dell'Alsazia-Lorena e vent'anni dopo acquistò Helgoland cedendo all'Uganda, Zanzibar e Vitu.

Clemenceau attaccò il "partito degli agitati" dalla mentalità imperialistica. che voleva inviare in Egitto una spedizione contro gli inglesi, e successivamente nell'interessa di una alleanza anglo-francese cedette alla Gran Bretagna i pozzi petroliferi di Mossul.

Erano lungimiranti gli statisti diffidassero dalle politiche imperiali di espansione.

L'imperialismo era un concetto nuovo, si differenziava dalle imprese di conquiste (che ricordano la storia di Roma) e non implicava neanche soltanto il temporaneo saccheggio della zona colonizzata, e nemmeno l'assimilazione dei suoi abitanti. Era una forma di espansionismo di tipo economico.

 

L'equilibrio e un certa civiltà dell'impero britannico col Commonwealth che non cercò di creare un impero di conquista e dominazione come quello romano, ma in una colonizzazione che ricordava le polis greche. mantenendo così un certo livello di civiltà che non superava certi limiti di crudeltà e orrore. Tali metodi non impedirono agli indigeni di acquisire coscienza nazionale. (Anche questo tipo di imperialismo era meschino ma meno crudele e dannoso rispetto ad altri.)

"Espansionismo per espansionismo", se l'unico obbiettivo della politica è l'aumento del potere nazionale e personale si va incontro ad un inevitabile disastro.

E' significativo che gli adoratori del potere sia in genere d'accordo col filosofo Thomas Hobbes il teorizzatore dello stato come tirannide e del Leviatano. Secondo il filosofo scozzese la formazione dello stato non deriva dalla coscienza di essere una naturale e pacifica comunità, ma dalla protezione individuale (homo homini lupus) e per dare delle regole agli interessi egoistici di ciascuna (una visiona molto pessimistica dell'uomo e della società).  Secondo questa teoria gli uomini non sono assassini o ladri non per una loro morale naturale ma per un interesse comune collettivo  e quindi per il fatto che l'assassinio li porterebbe in carcere. Hobbes vedeva nell'accumulazione del potere il motore di tutte le cose umane.

Il punto di vista di Hobbes è quello della guerra( o al limite competizione imperialistica perpetua) tra le nazione (all'opposto di Kant "Per la pace perpetua")

citando Walter Benjamin" L'angelo della storia...ha la faccia rivolta al passato e cerca di imparare dalle rovine del passato"

Un ulteriore e tremendo passo in avanti verso l'abisso del totalitarismo fu l'invenzione pseudo(falsamente) scientifica-propagandistica del concetto di razza, in questo modo la guerra perpetua non fu più fra nazioni ma addirittura fra le razze umane, ciò fu l'inizio della rovina per tutti. Il razzismo rappresenta la fine del mondo occidentale  e di tutta la civiltà umana.