Riassunto capitolo 8. L'imperialismo continentale e i pan-movimenti. (Hannah Arendt Le origini del totalitarismo)
il nazismo e il bolscevismo ebbero origine in parte rispettivamente dal pangermanesimo e dal panslavismo.
Se l'imperialismo ebbe origine all'incirca nel 1870, le teorie pangermaniste si erano diffuse in Austria già alla metà del XIX secolo.
Anche le nazioni dell'Europa centro-orientale cercarono di conquistare le loro colonie.
Si iniziò in modo ancora più nefasto a contrapporre all'idea inglese di "conquista dei mari" l'idea dell'imperialismo continentale "la conquista su terra".
Ad aggravare ulteriormente le cose ebbero di nuovo eco le teorie razziali che originatesi su base ideologiche costituivano una formidabile arma propagandistica. La mancanza di interesse per l'economia contrastava ridicolmente con gli enormi profitti dell'imperialismo di vecchio stampo.
L'intelligencjia russa era solitamente panslavista; in Austria il pangermanesimo nacque quasi come un movimento studentesco.
Mentre l'imperialismo d'oltremare assicurava alle istituzioni statali nuovo ossigeno, l'imperialismo continentale appariva catastrofico sotto ogni punto di vista ed era ostile a tutti gli organismi statali.
La distinzione più visibile e più adatta alla propaganda fu quello della pelle bianca (a differenza magari dello scontro fra i diversi tipi di gruppi sanguigni).
Un certo tipo di intellettuali sapevano bene come organizzare gli spostati e si rendevano conto di come usare il razzismo per scopi di propaganda politica.
Fatto ancora più mistico e gravido di conseguenze i governi totalitari andavano acquisendo una sorta di alone di santità che rimandava al passato della Santa Russia o del "Sacro Romano Impero".
Da essa scaturì un'esaltazione nazionale con una forte carica di violenza, era una molla eccellente per mettere in movimento le masse.
Si tendeva così a negare l'idea di umanità comune e si insisteva sull'idea del nemico dell'uno contro tutti di ogni nazione contro l'altra. E in questo vagheggiare paranoico su gli altri popoli come mostri, come nemici, come barbari, tra queste idee catastrofiche gli ebrei, apolidi, senza stato e senza esperienze politiche si trovarono al centro della tempesta.
I diritti umani venivano considerati sempre più come diritti dei cittadini della nazione e poi di peggio in peggio come diritti umani dei pari, diritti umani degli ariani.(per le altre razze i diritti umani non esistevano).
A questo punto si aggiunse anche una sorta di deviata visione religiosa che fanatizzava ancora di più, Hitler, dichiarato discepolo di Schonerer affermò nell'utlima guerra:" Dio onnipotente ha creato il nostro popolo e noi difendiamo la sua opera difendendoci". (inutile dire che gli altri popoli vedevano i nazisti come i nemici di Dio sulla terra).
Non si può dare colpa di ciò alla religione, tutti gli uomini secondo la tradizione giudaico-cristiana hanno un'unica origine, dalla creazione di Dio che ha fatto tutti uguali, senza nessuna razza.
In Russia vi fu una combinazione tra elevata filosofia e interessi rasoterra.
"In Italia il fascismo non fu un vero regime totalitario fino al 1938"
Un ruolo centrale dei regimi totalitari lo ebbero l'esercito e la polizia segreta che era sottoposta direttamente al volere del capo del regime.
Lo sfacelo del sistema parlamentare avvenne in maniera spettacolare e tragica con l'avvento di Hitler al potere.
A questo punto nemmeno i più pacifisti (generalmente la sinistra) sapevano più cosa fare e ed entrarono in confusione fra loro.
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