Skip to main content

Posts

Showing posts from 2022

Le origini del totalitarismo Hannah Arendt riassunto capitolo 12. Il regime totalitario capitolo 13 Ideologia e terrore e conclusioni : La speranza di un nuova nascita di verità e libertà

 Un po' paradossalmente i regimi totalitari furono caratterizzati da uno stato di instabilità permanente sia con la guerra e il terrore perenne sia con la "rivoluzione continua" Il potere implica un continua confronto con la realtà e il regime è costantemente occupato ad affrontare questa sfida non però con la ammissione di evidenti verità e di evidenti crudeltà ed efferatezze, ma con una continua "finzione totalitaria". I regimi totalitari hanno tutti la pretesa e la determinazione a conquistare il mondo  e i campi di concentramento furono considerati come "speciali laboratori per verificare sperimentalmente le pretese di dominio totale". . Altra caratteristica dei regimi totalitari è l'assenza (o la voluta ignoranza) di una costituzione, solo la volontà del capo ha valore "di legge" per il resto si è in un regime di perenne illegalità anche con le leggi stesse del regime. Con la promulgazione delle leggi di Norimberga fu evidente che la...

Stalingrado

 Iniziata per offensiva dei nazisti nel agosto 1942 nell'ambito dell'operazione barbarossa. Fu probabilmente la battaglia che decise le sorti della seconda guerra mondiale e forse della storia dell'intero pianeta. I russi resistettero duramente fino al 10 gennaio 1943 quando le armate russa iniziarono una grande controffensiva che segnò l'inizio della vittoria sui nazifascisti. Per quanto da alcuni punti di vista (quello dell'accentramento del potere come forme di regimi totalitari) nazismo, fascismo e stalinismo presentarono in parte alcuni punti in comune non bisogna dimenticare le grandi e significative differenze: Il marxismo è un ideale un utopia nonché una filosofia molto profonda e complessa, il problema è cercare di realizzare un utopia (l'uguaglianza fra tutte le persone) in realtà è difficilmente attuabile e si cercò di realizzarla mediante la dittatura, ma le persone oltre che di uguaglianza necessitano di libertà. Il nazifascismo al contrariò è una d...

Capitolo 11. Il movimento totalitario. (Hannah Arendt; Le origini del totalitarismo)

 La propaganda totalitaria La propaganda, spiega la Arendt,  ha una parte fondamentale nella conquista del consenso delle masse. La ricerca del consenso popolare se inteso bene come rispetto della costituzione e della libertà di opinione può essere parte della democrazia, il totalitarismo cerca il consenso mediante una propaganda a senso unico e il terrore. Propaganda e terrore sono due facce della stessa medaglia. Assieme alla propaganda i regimi totalitari al fine di raggiungere i loro scopi utilizzano l'indottrinamento e la violenza.  In Russia ad esempio si metteva "il carro davanti ai buoi" e si cercava di rendere vere le "profezie" marxiste. La propaganda nazista era caratterizzata da pesanti manipolazione della verità, in alcuni casi Hitler fu talmente brutale e schietto nella dichiarazione dei suoi intenti di dominio mondiale e di crudeltà da non essere creduto se non come apposita esagerazione. Bisogna saper distinguere tra una dottrina per gli iniziati...

Sanremo lungomare

 

Ucraina, allarme per il mercato nero di armi, tutte le armi fabbricate non dovrebbero essere rigorosamente tracciabili?

 Ogni guerra porta conseguenze peggio della peste, e fra questi effetti collaterali vi è un proliferare del mercato nero, un rimedio ci sarebbe ma per qualche losco motivo non si vuole realizzare: rendere rigorosamente tracciabile ogni arma fabbricata. Per quanto paradossale anche la guerra dovrebbe avere dei limiti di umanità, fra cui la rigorosa tracciabilità di ogni singola arma utilizzata. "La violenza è l'ultima vigliaccheria degli incapaci"

Libro consigliato! Fin troppo attuale

 In quest'opera che rappresenta un po' la summa del pensiero di Norberto Bobbio, vengono esposte le principali teorie pacifiste e le loro criticità. Uno dei temi principali del libro è l'esistenza di alternative valide alla violenza, alle crudeltà e alle guerre nelle risoluzioni delle controversie. Ad es. Il dialogo, il disarmo multilaterale e la prevenzione. Lo scontro delle civiltà (e il nuovo ordine mondiale) Samuel P. Huntington     Samuel P. Huntington           Riassunto dell’opera   La nuova era della politica mondiale Gli anni successivi al disfacimento dell’Unione Sovietica e alla fine della guerra fredda, intorno al 1992, furono pieni di cambiamenti.   Gli anni successivi alla guerra fredda le distinzioni fra i vari popoli diventarono sul piano culturale più che sul piano ideologico od economico. Non vi sono più due superpotenze (gli Usa e l’Unione Sovietica) distinte sul piano ideologico, ma una serie di superpotenze m...

Riflessioni sulla massoneria

 Tempo fa quando non c'era la democrazia la massoneria in quanto società segreta aveva a volte anche un certo senso, ma in democrazia è solo un ricettacolo di feccia in ricerca di facili privilegi. O qualche lettore potrebbe gentilmente spiegare quale senso avrebbe una società segreta in una democrazia?

Essere e Tempo Heidegger alcuni temi chiavi e lessico

Essere= Tempo= Essere e Tempo= problema del senso dell'essere= storia dell'ontologia= dottrina kantiana dello schematismo= Cogito sum; Cartesio= Aristotele e l'ontologia antica= Essenza= ente= Esserci= Analitica esistenziale= Cura= Rimando e segno= fenomeno= ontologia cartesiana=  storicità e temporalità= Kant= Hegel= la morte= la Kehre, la svolta= Passato, presente e futuro= datazione e misurazione del tempo= Autenticità e non= Dilthey

Essere e tempo. Heidegger. struttura dell'opera

 L'opera venne pubblicata nel 1927 ed è dedicata ad uno degli insegnanti di Martin Heidegger, Edmund Husserl fondatore della fenomenologia. Il problema centrale dell'opera è il problema del senso dell'essere mediante l'interpretazione del tempo come orizzonte possibile. Il libro è un'opera incompiuta ed è costituita dalle prime due sezioni della prima parte:" L'interpretazione dell'Esserci in riferimento alla temporalità e l'esplicazione del tempo come orizzonte trascendentale del problema dell'essere. 1. L'analisi fondamentale dell'Esserci nel suo momento preparatorio. 2. Esserci e temporalità. Parti dell'opera non pubblicate 3. Tempo ed essere. Seconda parte Linee fondamentali di una distruzione fenomenologica della storia dell'ontologia sulla scorta della problematica della temporalità. 1. La dottrina  kantiana dello schematismo e del tempo come avviamento alla problematica della temporalità. 2. Il fondamento ontologico del co...

Capitolo 10 Il tramonto della società classista . Hannah Arendt Le origini del totalitarismo riassunto

 Nei movimenti totalitari in genere vi è una sorprendente rapidità con cui i capi passando dalla fama all'essere dimenticati e sotituiti. Stalin riuscì a farsi accettare come erede legittimo di Lenin e  a instaurare un regime di tipo totalitario con lui a capo. Hitler dopo delle ambigue elezioni (1933) demolì la forma parlamentare e repubblicana nonché la costituzione democratica e pian piano instaurò una forma di regime sempre più totalitario. Esercitò un fascino così grande in vita, grazie anche a un intenso e totale apparato propagandistico. Dopo la disfatta e la morte nessuno lo vuole più ricordare se non come rappresentante del male assoluto nella storia. I capi totalitari rimangono al potere solo finché continuano a muoversi e a muovere ogni cosa intorno a loro. D'altronde tale consenso popolare che Stalin ebbe ma che ebbe anche Hitler non fu legato soltanto ai metodi violenti, alla censura unita alla propaganda. I nazisti erano convinti che la malvagità ha nella nostra ...

Il tramonto dello stato nazionale e la fine dei diritti umani. Capitolo 9 riassunto Le origini del totalitarismo.

 L'inizio della prima guerra mondiale il 4 agosto 1914 quando la Germania invase il Belgio fu come un' esplosione e segnò l'inizio di un nuovo periodo caratterizzato da tragedie e crudeltà estreme. Ci fu una nefasta reazione a catena: l'inflazione distrusse i piccoli proprietari terrieri, la disoccupazione raggiunge proporzioni allarmanti, le regole del vivere civile sembrarono cambiate o sospese e il cinismo si diffuse ovunque. In questo clima di odio e reciproche paranoie gli apolidi divennero dei paria. Dopo la prima guerra mondiale furono subito evidenti le inadeguatezze dei trattati di pace. La Germania di Weimar era talmente fragile e indebitata che era facile preda per i demagoghi. Si iniziò a fare uso della  privazione della cittadinanza. I diritti umani venivano considerati in tutti le nazioni soltanto come diritti dei cittadini e soprattutto nella Germania nazista erano i diritti degli ariani. Si iniziarono a formare i movimenti dei regimi totalitari. La poliz...

Riassunto capitolo 8. L'imperialismo continentale e i pan-movimenti. (Hannah Arendt Le origini del totalitarismo)

 il nazismo e il bolscevismo ebbero origine in parte rispettivamente dal pangermanesimo e dal panslavismo. Se l'imperialismo ebbe origine all'incirca nel 1870, le teorie pangermaniste si erano diffuse in Austria già alla metà del XIX secolo. Anche le nazioni dell'Europa centro-orientale cercarono di conquistare le loro colonie. Si iniziò in modo ancora più nefasto a contrapporre all'idea inglese di "conquista dei mari" l'idea dell'imperialismo continentale "la conquista su terra". Ad aggravare ulteriormente le cose ebbero di nuovo eco le teorie razziali che originatesi su base ideologiche costituivano una formidabile arma propagandistica. La mancanza di interesse per l'economia contrastava ridicolmente con gli enormi profitti dell'imperialismo di vecchio stampo. L'intelligencjia russa era solitamente panslavista; in Austria il pangermanesimo nacque quasi come un movimento studentesco. Mentre l'imperialismo d'oltremare assi...

Prolegomeni ad ogni futura metafisica; Kant. Le domande , i temi (e dubbi interpretativi).

   1. Com'è possibile la matematica pura? ( in questo caso la natura apodittica della matematica è evidente per Kant, si tratta però di trovare un'adeguata legittimazione a questa evidenza) 2. Come è possibile la scienza pura della natura? (la fisica diremmo oggi ma non soltanto) (anche in questo caso non è tanto in discussione il valore delle scienze naturali, ma una sua rigorosa fondazione  concettuale) 3.Come è possibile la metafisica in generale? (e anzitutto è possibile?) 4. Come è possibile la metafisica come scienza (oltre che possibile, è anche considerabile una scienza?) Hume (aveva scritto:"Ricerca sull'intelletto umano, prima di conoscere il mondo esterno si parte da una ricerca di quello interiore e in particolare da una critica della facoltà conoscitiva) come dichiarò lo stesso Kant lo risvegliò dal sonno dogmatico, e in particolare la critica di Hume al concetto di causalità: siamo sicuri che il concetto di causalità sia scientifico? ma è osservabile sper...

Razza e burocrazia. riassunto capitolo 7. Le origini del totalitarismo. Hannah Arendt

 Due nuovi strumenti per l'organizzazione politica: la burocrazia; per la dominazione su popoli stranieri: l'invenzione della razza. L'invenzione della razza fu fatta per non riconoscere allo straniero all'altro lo stato di uomo, di proprio simile. In particolare i boeri dimostrarono una feroce crudeltà e spietatezza, nello sterminio delle tribù ottentote, nel selvaggio assassinio di Carl Peters, nella decimazione della pacifica popolazione congolese. Oltretutto introdussero simili metodi di crudele "pacificazione" nella politica estera ordinaria, come il combattimento dell'"insurrezione dei boxers nel 1900 da parte di Guglielmo II. Il tema della razza attrasse gli elementi peggiori del mondo occidentale. La burocrazia venne inventata dagli elementi più perspicaci dell'intelligencija. La burocrazia in questo caso fu l'organizzazione del grande gioco di espansione. Benché razza e burocrazia si svilupparono in maniera indipendente, si applicò la...

Martin Luther King

 

Giornata mondiale contro l'omofobia e tutte le discriminazioni

 

capitolo 6 Le teorie razziali prima dell'imperialismo

 Le teorie razziali non furono un'invenzione soltanto tedesca ma tendenze razziste e idee razziali circolavano in tutta Europa. Il razzismo oltre che essere un punto del programma nazista fu la migliore propaganda del regime hitleriano. L'ideolgia differisce dall'opinione perché pretende di sapere la chiave della storia, o la soluzione a tutti gli enigmi dell'universo. Il razzismo è un concetto politico di propaganda ma era sbandierato come scientifico da taluni esponenti. Vi era una tendenza a cercare le discendenze "nobili", Augustin Thierry intorno al 1840 nel cercare di dare legittimità all'aristocrazia proponeva la distinzione fra una nobiltà " germanica" e una borghesia "celtica.  A volte è difficile distinguere genuini sentimenti nazionale dalle tendenze razziste verso altri popoli considerati barbari. Napoleone voleva esportare la civiltà e cultura francese in tutte le altre nazioni considerate "barbare". In Italia Mussolin...

L'emancipazione politica della borghesia riassunto capitolo 5 ( dal 1884 al 1914- colonizzazione prima del xx secolo e la prima guerra mondiale)-Hannah Arendt Le Origini del Totalitarismo

E' il periodo di quiete che precede le tempeste delle due guerre mondiali e dei totalitarismi, in questa fase è possibile già intravedere il formarsi di quegli elementi che saranno poi distintivi delle successive catastrofi. In questo periodo d'altra parte però persino la crudeltà e l'orrore osservavano ancora delle determinate regole, non superavano certi limiti, e tutto sommato si poteva ancora fare affidamento sul buon senso generale. Ci fu un conflitto latente fra le istituzioni e le mire megalomani di certa borghesia riguardo l'espansione economica con l'imperialismo e la colonizzazione. Le strutture nazionali sembravano comunque reggere l'equilibrio fra imperialismo e buon senso fino al movimento hitleriano in Germania, lì qualcosa  si ruppe, che distrusse lo stato nazionale e andò vero il completo fallimento e distruzione della Germania stessa nella ricerca della conquista del mondo intero  conosciuto. Gli statisti " che si opponevano coerentemente a...

Riassunto capitolo 4 L'affare Dreyfus

 Verso la fine del 1894 Alfred Dreyfus, ufficiale ebreo dello stato maggiore venne accusato di spionaggio dalla Germania e condannato. Nel luglio 1896  il colonello Piquart riferì al capo di stato maggiore di essere convinto, dopo aver letto l'intero dossier dell'accusa, dell'innocenza di Dreyfus. Piquart venne relegato in un posto pericoloso in Tunisia. Nel novembre del 1897 Clemenceau iniziò a adoperarsi per la revisione della sentenza. Quasi contemporaneamente Piquart venne arrestato. Nell'agosto del 1898 Esterhazy venne congedato per infamia, quella sera stessa confessò che fu lui e non Dreyfus l'autore del "borderau" e che l'aveva contraffatto  per ordine del colonnello Sandheer. Qualche giorno dopo un altro membro del controspionaggio , il colonnello Henry confessò di aver falsificato i docuemnti del dossier segreto di Dreyfus. Dopo di che la corte di cassazione ordinò un'inchiesta, Dreyfus non fu condannato ma non vide nemmeno confermata leg...

Gli ebrei e la società- riassunto capitolo 3 Hannah Arendt. Le Origini del Totalitarismo

La parità delle condizioni sociale e dei diritti umani è una " delle conquiste più alte e malsicure dell'umanità moderna". E' particolarmente pericoloso- Hannah Arendt asserisce- "quando la società lascia alle differenze uno spazio relativamente esiguo dando così luogo a una gran quantità di conflitti" riferendosi in particolar modo al razzismo. L'importante sarebbe almeno che ogni membro della società da qualsiasi strato uscisse fosse messo in grado con abilità e un po' di fortuna di vivere la vita che ama e spera. Fra paria e parvenu Ci fu fin dall'inizio un esclusione generale degli ebrei nella " società gentile" a parte qualche caso di ebreo "eccezionale" ciò fu dovuto ai pregiudizi sulla loro educazione che divennero tali che alla fine si chiese definitivamente  agli ebrei di educarsi. Gli ebrei eccezzionali per quanto importanti banchieri o grandi intellettuali erano comunque nuovamente i rappresentanti di un popolo disp...

Gli ebrei e lo stato nazionale (riassunto capitolo 2 da Le origini del totalitarismo. Hannah Arendt)

  In questo capitolo Hannah Arendt ribadisce che la questione non è tanto,(non soltanto) dell'ebreo singolo nel dettaglio ma della questione del popolo ebraico nel suo complesso. Una delle contraddizioni dello stato nazionale e del suo formarsi, è che assicurasse agli ebrei la parità giuridica che aveva fatto della nazionalità il requisito nazionale essenziale per la cittadinanza. In una popolazione omogenea gli ebrei però rappresentavano indubbiamente un corpo estraneo. Essendo per una buona parte banchieri, finanziatori e creditori era inoltre negli interesse dello stato stesso che gli ebrei non si omologassero ma rimanessero un gruppo distinto. L'emancipazione ebraica attuata a partire dal XIX secolo, ebbe dunque una duplice origine ed un significato contraddittorio. Gli ebrei come gruppo non si poteva classificarli né fra gli operai né fra la borghesia, né fra i contadini né fra i proprietari fondiari. La loro ricchezza sembrava metterli fra i ceti elevati della borghesia, ...

Buona festa!

 

Buon 25 aprile. Festa della Liberazione dal nazifascismo

 La libertà è come l'aria ci si accorge del suo valore, quando viene a mancare

L'antisemitismo e il buon senso (riassunto capitolo 1 da Le origini del totalitarismo)

 L'antisemitismo costituì il nucleo  dell'"ideologia nazista" (del terrore, del totalitarismo nazista) ? Cosa scatenò quest'odio così feroce e crudele, senza senso, verso gli ebrei?! Possiamo imparare qualcosa dalla storia dell'antisemitismo? Gli ebrei furono solo un pretesto? l'invenzione di un nemico?! Gli storici sono in difficoltà nello studio della storia della Germania nazista in quanto in genere per comprendere un periodo storico si cerca di essere di buon senso, ma in questo periodo il buon senso sembra impazzire e lo storico non riesce più a raccapezzarsi: come ha potuto proprio la questione ebraica, apparentemente così insignificante  e così innocua a mettere in moto l'intera macchina infernale di un apparato di potere totalitario? Un'analogia-riprende la Arendt citando Tocqueville- (che pure nelle sue enormi differenze, meglio comprensibile rispetto alla rivoluzione d'ottobre sovietica) può esserci di aiuto è quella della Rivoluzione...

Carpi e la cittadinanza onoraria a Mussolini: perché un dittatore e criminale fra i più spietati e vili della storia dovrebbe avere la cittadinanza onoraria?

 Siamo alla follia, Mussolini cittadino onorario colui che aveva portato l'Italia nel baratro, nella dittatura e nella guerra, alleato di Hitler. È stato la vergogna del nostro paese e lo sarà a lungo, ha mostrato a tutto il mondo quanto anche gli italiani possano Essere vili a volte, non è da cancellare non si può rimuovere dalla storia. Ma resta la nostra più grave vergogna ed è necessario imparare dalle nostre colpe.Non erigerne dei monumenti. (Se proprio devono dare la cittadinanza onoraria che la diano a quella brava persona che è Mimmo Lucano, trattiamo i criminali come onorevoli e le brave persone come malfattori)

Le Origini del Totalitarismo. (Hannah Arendt); Alcune riflessioni introduttive(aristocrazia totale o comunismo totale? e la libertà??)

 Totalitarismo= col concetto di totalitarismo Hannah Arendt  intende un potere di tipo assoluto o quasi (assoluto da ab-solutum, senza condizioni); in questo concetto riassume il nazismo ma anche l'Unione Sovietica di Stalin. Il totalitarismo è caratterizzato da un potere  totale che sta in mano ad un capo assoluto (che potrebbe ricordare il Leviatano di Thomas Hobbes). Non bisogna però credere che non ci sia consenso popolare nei totalitarismi, anzi la parte dedicata alla propaganda è fondamentale è totalizzante nei regimi di questo tipo ne è un esempio estremo Goebbels. Da cosa ha origine un regime di questo tipo? e qual è la sua essenza conclusiva e definitiva? (pur per motivi diversi che siano ideali astratti o smanie di potere e di conquista) ciò che è assente è la libertà e un tratto essenziale e non secondario nei regimi totalitari è il campo di concentramento. Riflessioni : Hannah Arendt ha avuto il merito di aver messo in guardia da un tipo di dittatura autoritar...

"Il postulato democratico è che i media siano indipendenti e hanno il compito di scoprire la verità-Noam Chomsky

 Il postulato democratico (la conditio sine qua non) è che i media siano indipendenti e hanno il compito di scoprire la verità, non già di presentare il mondo come i potenti desiderano venga percepito" Commento È davvero fondamentale quindi che vi sia un buon pluralismo dei media, e che il sostentamento di questi non venga dai potenti (in qualsiasi forma) ma da fonti indipendenti che permettono di essere indipendenti, affinché si ricerchi la verità e non il consenso o l'applauso.

Totalitarismo e politica

 Il totalitarismo è l'assolutizzazione del potere e la fine della politica se per politica si intende democrazia. La politica intesa come democrazie nacque ad Atene coi grandi legislatori come Solone e Clistene. E venne ulteriormente concretizzata da Pericle. Nel medioevo soprattutto dopo l'anno mille  vennero ad instaurarsi le prime forme di politica nelle città. Un processo che si concretizza poi con la rivoluzione francese nel 1789. Disprezzare la politica in fondo significa disprezzare la democrazia, il problema forse è che la politica dovrebbe essere davvero più democratica e ampliare il livello di coinvolgimento di tutti i cittadini Le idee diverse, il pluralismo dei partiti e il dialogo pacifico sono il pane quotidiano della democrazia. Alla Voltaire: "sono contrario a quello che dici ma sarei disposto a sacrificare la mia vita affinché tu possa dirlo". Quando il potere è troppo autoritario non c'è quindi politica ma dittatura.

Simone Weil: cristianesimo e antica grecia

"Tutti i nostri mali spirituali provengono dal Rinascimento, che ha tradito il cristianesimo per la Grecia, ma, avendo cercato nella Grecia qualcosa di diverso dal cristianesimo non l'ha capita. La colpa è del cristianesimo che si è creduto altro dalla Grecia. Si porrà rimedio a questo male riconoscendo nel pensiero greco tutta la fede cristiana" Commento Non comprendo(mea culpa) cosa intende la Weil quando dice che i mali spirituali verrebbero dal Rinascimento. Ha tutta la mia approvazione da niente, nel non trovare sostanziali contraddizioni fra pensiero greco (filosofia) e cristianesimo.

Simone Weil le analogia fra Roma e nazismo: riassunto e riflessioni; la crudeltà con la coscienza pulita

 Un tratto deciso del nazismo fu l'istigazione alla crudeltà con la coscienza pulita. I romani imponevano agli altri popoli contemporaneamente la pace e la sottomissione alla civiltà romana (ritenuta dai romani stessi superiori agli stessi barbari). Similmente alla Arendt, Weil critica l'uomo che non  riesce più a trovare la propria libertà (di pensiero di vita). I romani toglievano il senso di umanità e compassione dei cittadini promuovendo il colosseo e i giochi crudelissimi dei gladiatori, dove gli schiavi e gli stranieri venivano uccisi per divertimento.  Inoltre gli intrighi di potere venivano portati allo stremo, i tradimenti e la stato in funzione del potere bellico. Queste analogie si trovano in senso contrario anche in Nietzsche che vedeva il trionfo del Cristianesimo in Roma. (visti come antipodi, e ammirando gli antichi romani) Anche questa pragmaticità e mancanza di contemplazione della cultura romana tesa tutta al potere si contrappone alla filosofia e al lib...

Il valore del dubbio

Il dubbio è assenza di violenza, infatti quando si sa di poter sbagliare si eviteranno sempre le risoluzioni più drastiche. Il dubbio è spiacevole è fastidioso è molto più comodo essere fanatici, a volte paralizza, tende allo scetticismo. Rappresenta però una forma di antidoto al fanatismo: qualsiasi forma di fanatismo da quello religioso a quello utopico(una buona volontà senza la prudenza del dubbio può essere pericolosissima) a quello della  guerra ostinata e perseverata. Citando Luciano De Crescenzo:" La scienza è tutto ciò che si sa, la religione è tutto ciò che non si sa e la filosofia? sono i dubbi!"

Perché i dittatori odiano più di ogni altra cosa la libertà di pensiero e di stampa?

 là dove ci sono le dittature non c'è libertà  di stampa, là dove c'è libertà (e pluralismo) di stampa non vi sono dittature. Anzitutto la libertà di stampa tende a rendere la politica trasparente (assicura la democrazia, rende possibile la politica intesa nel senso nobile del termine) e perciò è odiata dai bugiardi e da tutti coloro che commettono nefandezze.  Infatti anche quando un qualche politico attacca dei giornali in genere non è un buon segno di sana democrazia. La vera stampa infatti ricerca la verità e il sapere non la propaganda. Dicendola con Oscar Wilde:" non bisognerebbe mai fare nulla di cui non si possa parlarne tranquillamente all'ora del thè." Questo fa la stampa svela gli orrori e le nefandezza che i dittatori(e non solo) e non vogliono rendere pubbliche.

Totalitarismo: alcuni tratti

 assenza di democrazia e di partiti vi è il partito unico. assenza di libertà di stampa , c'è solo la propaganda di stato. La propaganda politica è alla continua ricerca del consenso e dell'applauso (non si ricerca la verità ma soltanto l'applauso generale) tutto è in funzione dello stato Terrore e guerre le favoriscono. I dissidenti, i diversi i liberi pensatori gli anticonformisti vengono mandati in campi di concentramento. l'idea utopica fanatizzata è anteposta alla realtà è bandito il libero pensiero, il dialogo critico, solo l'ubbidienza è premiata il fanatismo la verità di partito è escluso il dubbio. Il nome di totalitarismo venne dato per la prima volta nella storia dagli antifascisti al regime di Mussolini. Mussolini oltre che accettarne la definizione ne volle fare un progetto e un "orgoglio".  Hannah Arendt elaborando il concetto di "totalitarismo" vi include principalmente il nazismo e l'unione sovietica stalinista. Il totalitaris...

Valsesia paesaggio montagna

 

Il sonno della ragione genera mostri. (Goya)

 Questi "mostri" possono essere di diversi tipi, oggi il più pericoloso sembrerebbe essere il pericolo di una guerra nucleare. Ma anche i disastri ecologici sono il risultato nefasto di una mancanza di buon senso, la stessa pandemia è stata causata da una distruzione degli equilibri naturali. Allo stesso tempo una ragione distorta potrebbe produrre mostri ne sono un esempio l'invenzione di armi di distribuzione di massa sempre più potenti e fetide, ma anche la manipolazione genetica, la clonazione se possono avere degli importanti risvolti nelle cure mediche, potrebbero anche degenerare in mostri alla "Frankenstein".

Sapere aude!Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza (Illuminismo;Kant)

  L’illuminismo è l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità di cui egli stesso è colpevole. Minorità è l’incapacità di servirsi della propria intelligenza senza la guida di un altro. Colpevole è questa minorità, se la sua causa non dipende da un difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di servirsi di essa senza essere guidati da un altro.  Sapere aude ! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! (...) Kant;Che cos'è l'Illuminismo.